sabato 11 settembre 2010

Caos, Congressi e Consigli

Cari amici,

Un po' in ritardo rispetto alle intenzioni iniziali, ecco a voi il debutto ufficiale de 'il Fatto Legnaghese'!

Il nome scelto non è, ovviamente casuale; si rifà in parte al quotidiano diretto da Antonio Padellaro su cui scrivono (tra gli altri) Marco Travaglio e Peter Gomez, e in parte -soprattutto- perchè sono i FATTI ciò di cui si vuol parlare.
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La 'pausa' estiva è finita anche per la politica legnaghese. Nella maggioranza, la Lega Nord ha già riproposto i suoi gazebo in piazza, mentre il comatoso PdL è riuscito a prodursi in una riunione ufficiale dopo ben 8 mesi...

Dall'incontro è emersa ancora con maggior forza la necessità, per gli 'azzurri', di lasciarsi alle spalle la disastrosa gestione del triumvirato Groppello-Persona-Rossini, voltare pagina e andare avanti. Incredibilmente, pare che il terzetto stesso sia propenso alla svolta, salvo ovviamente il volerla gestire in prima persona. E così si è creata l'ennesima frattura tra la 'torre d'avorio' dei 'capi' e il popolo, stufo di un certo modus operandi.

Risultato?!
Bagarre sul nome che svolgerà l'incarico di commissario unico del partito fino alla celebrazione dell'eventuale congresso comunale e una riunione ballerina che, convocata per lunedì 13, pare esser già stata posposta a data 'da definire'.

E poi qualcuno si arrabbia se si parla di 'monocolore leghista'...

Per quanto riguarda le opposizioni, il PD sta cercando di strutturarsi, radicarsi e rilanciare la propria azione politica.
Lo fa con la 'Festa Democratica' che si sta svolgendo presso Corte Samuele, antipasto di una stagione politica che vedrà i democratici legnaghesi andare alla conta per eleggere il nuovo segretario, in sostituzione dell'uscente Clara Scapin, che non ha dichiarato alla stampa di non volersi ricandidare.

Ad oggi, l'unico candidato in campo è il consigliere comunale, ed ex Vice Sindaco, Claudio Marconi; ma la ventilata ipotesi di una convergenza sul suo nome e conseguente congresso unitario sembra destinata a rimanere nel novero dei desiderata.
Nessun nome finora, ma la sensazione è che Marconi e il 'suo gruppo' dovranno sudarsela la guida cittadina del partito.

UDC e liste civiche, al momento, paiono tranquille, anche se incontri e contatti avvengono, e non di rado.

Ma nulla dovrebbe muoversi prima di due passaggi fondamentali: il congresso piddino, per l'appunto, e il passaggio consiliare sulla Le.Se.

A breve il PdL dovrebbe prendere posizione sul Piano Industriale di cui da tempo si discute e che le minoranze hanno bocciato come una svendita della discarica legnaghese alla Lega Nord di Verona.

Toccherà al nuovo commissario, probabilmente, sciogliere (anche) questa delicata matassa.

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