mercoledì 27 ottobre 2010

...e il Pagellone?!

Cari lettori,

Lo so ke siete in vibrante attesa del Pagellone post-consiliare...

...al momento, xò, nn mi è possibile accontentarvi...

Ma, nn disperate, prima o poi arriverà...e cmq nn vi lascerò senza news...


Ci si vede tra qualche giorno...


FZ

venerdì 22 ottobre 2010

Riflessioni dopo il Congresso locale PD/Risposta al 'PagDem' - di Tommaso Casari

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, la cortese e articolata serie di osservazioni dell'amico Tommaso Casri sul nostro PagDem.

Facendo presente ke questo blog è disponibile per chiunque volesse inviare le proprie considerazioni, nn resta ke augurarvi buona lettura! FZ...


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Un doveroso grazie non tanto e non solo per il tuo pagellone (la soddisfazione personale va oltre ogni mia aspettativa) ma soprattutto per la tua importante presenza a tutta la serata del congresso. Prendo le distanze da colei che in modo anti-democratico è balzata sulla sedia appena hai varcato la soglia, mal digerendo il tuo ingresso ed opponendosi a gran voce squillante circa il tuo assistere da giornalista al congresso . Non credo ci fosse nulla da nascondere e non era una riunione di indirizzo politico strategico. Anzi, la segreteria aveva il dovere di invitare i giornalisti locali ,cio’ puntualmente non è avvenuto! Del resto questo mio partito è fatto anche di persone non propriamente democratiche nel senso piu’ elevato che la parola stessa impone, e questo è un dato di fatto condito (come tu hai potuto appurare,me ne dispiace) da esperienza diretta!!! E’ ammirevole 8 e fa onore alla tua penna) come tu abbia saputo cogliere “i segnali” di un congresso fatto di “distinguo” e posizioni differenti, nel quale democraticamente ci si è confrontati!
E’ scritto che io debba rimanere “a vita” in minoranza a prescindere dal contesto, nonostante questo continuero’ nel mio impegno volto a rafforzare questo partito (a cui credo con tenacia ) nel segno del rinnovamento e del cambiamento. CAMBIAMENTO significa dimostrare che è possibile unire persone con sensibilità e propensioni diverse dimostrando che “assieme-nelle diversità” si puo' proporre un programma e si possono mettere in campo delle idee e delle persone civicamente motivate (prima ancora che tesserate) per Legnago e per il nostro PD . La lista Falduto che ho sostenuto dimostrava in modo evidente questa posizione, quella natura positiva trasversale fatta di persone appartenenti sia a diversa storia partitica che a diversa sensibilità e formazione con la presenza tra gli altri di molti MAI precedentemente iscritti ai partiti storici!!! RINNOVAMENTO significava anche proporre un candidato credibile (lo è pienamente anche Marconi,s’intende), un viso nuovo lontano da appartenenze, lontano da logiche di correnti, lontano dall’avere già incarichi a qualsiasi livello e capace di fare sintesi. Un segnale di apertura interna all’insegna del principio che “c’è spazio per tutti “ e non per i soliti gia’ ampiamente impegnati (compreso il sottoscritto) nella vita politica ai vari livelli locale –provinciale- regionale .Tutti gli iscritti possono legittimamente occupare ruoli e posizioni importanti se motivati e pronti a spendersi. In questo il partito democratico è in posizione di arretratezza, basti pensare come a scala nazionale (e poi a scendere) i “leader” sono quelli di vent’anni fa!!!
Io sono un democratico progressista, non anelo ad un "partito bonsai" dove cio' che conta sia il motto “pochi ma buoni”, viceversa immagino un partito aperto e plurale , aperto al confronto con ogni parte sociale e non,sia dentro che fuori le mura amiche del partito. Ricordo che con la presentazione di un nostro candidato siamo riusciti a “ri-avvicinare” molte persone che avevano preso le distanze dal partito, alcune non volevano rinnovare la tessera, altre non sapevano quale bussola seguire anche perché l’orientamento prospettatogli non li rappresentava affatto. Il risultato di “riportare a casa” alcuni di loro era un obiettivo fondamentale anche e soprattutto per la crescita del PD locale. Il radicamento nel territorio comincia necessariamente con il radicamento della base, di tutta la base e di questo ne sono stra-convinto!!!Essere riusciti ad allargare la base riducendo la voragine è un successo importantissimo per tutti! La lista proposta non era una lista di rottura e nemmeno di contrapposizione, del resto è bene ricordare che non c’erano le condizioni per arrivare ad una lista unitaria perché non avevamo un candidato condiviso o condivisibile. Allora, in questo contesto (ed è normale che succeda, non è un dramma) abbiamo percorso la strada della LEGITTIMAZIONE e non quella dell’accasamento. Mi è sempre stato insegnato che la legittimazione la si deve conquistare sul campo, per cui la nostra lista si è presentata con la serenità della consapevolezza ,con l’obiettivo democratico di arrivare ad ottenere la propria RAPPRESENTANZA! Cio’ significa sedersi al tavolo del direttivo a testa alta, nella quantità numerica che democraticamente l’assemblea ci ha concesso. Vince la continuità ma non stravince la lista Marconi (11 -7) un segnale di democrazia ed un segnale che il nostro è un partito vivo e spero in evoluzione positiva.
A Claudio Marconi il compito di unire e rilanciare il partito a Legnago, nella speranza che sappia tenere conto di “tutti”, cosa assolutamente non riuscita al precedente segretario!!!

TomDEM

domenica 17 ottobre 2010

PagDem: il Pagellone del Congresso PD

Cari lettori,

venerdì sera ho avuto un'interessante esperienza da inviato embedded al Congresso comunale del Partito Democratico, che eleggeva il successore di Clara Scapin come Segretario. Per la cronaca, ha prevalso Claudio Marconi su Gianfranco Falduto. Ma tutta l'assise è stata ricca di spunti, indipendentemente dalla sfida tra i candidati.

Per questo ho pensato di realizzare un Pagellone SPECIALE, esclusivamente dedicato ai protagonisti del Congresso democratico.

Pronti?!

Claudio Marconi - 9: Conquista la segreteria e la maggioranza nel Direttivo. Lo fa creando attorno a sè un'alleanza ke va dai nostalgici della falce e martello ai cattolici 'adulti' di Clara Scapin. Lo fa inoltre convincendo gli indecisi (ammesso ce ne fossero...) con un discorso pungente e concreto, che lancia la sfida alla Lega e non nasconde gli errori propri e propone ricette interessanti per correggerli. Se saprà fuggire la tentazione di voler essere un dominus più ke un Segretario, si toglierà delle soddisfazioni. VINCENTE

Gianfranco Falduto - 6: La media tra il 7 (abbondante) per l'impegno e l'azzardo messi in una sfida ke da subito pareva impari, e il 5 (stiracchiato) per il discorso programmatico. Ke poteva andar bene, paradossalmente, per sfidare Bersani, nn certo x conquistare il voto di qualche democratico legnaghese. FUMOSO

Tommaso Casari - 10 meno: Ideatore e motore (con Silvio Gandini), della candidatura Falduto, riesce a raccogliere un consenso trasversale all'insegna del rinnovamento, mettendo anke un po' di apprensione ad un avversario ke era ormai convinto di avere la strada spianata verso il successo. Non gli riesce il colpaccio (x questo il 'meno'), ma l'operazione e il bellissimo e appassionato discorso congressuale ne hanno stabilito a tutti gli effetti lo status di leader. CARISMATICO

Pietro Zanetti - 3: Secondo lui è sbagliato fare una lista x il partito con tante facce nuove a discapito di chi ha 'lavorato' e, contemporaneamente, nn è giusto fare una lista x le Comunali ricandidando quasi tutti gli uscenti ke avavano 'lavorato'. Spara inoltre a zero sull'Amministrazione Gandini, ke lui prima da Assessore all'Ecologia e dopo da Segretario dei DS ha sostenuto...mah...CERVELLOTICO

Silvio Gandini - 5: Tale e quale ke in Consiglio Comunale...appena gli toccano la sua Giunta, perde la brocca e inizia a interrompere e digrignare i denti. Caro Silvio, 6 stato un bravo Sindaco, i legnaghesi ti hanno apprezzato sul serio -anke quella della parte avversa- e fra 4 anni (se nn prima...) potrai riprovarci. Nel frattempo, stop ai caffè e avanti tutta con la Filtrofiore Bonomelli. ESAGITATO

Clara Scapin - 2: Appena vede spuntare quello stronzo del giornalista (finiano ke scrive sul Primo, pensate ke razza di soggetto) va in fibrillazione. Forse ke nn voglia si sappia in giro ke fa comunella con uno (Zanetti) ke ha elevato al rango demoniaco l'Amministrazione di cui lei era l'alfiere qto se nn più del Sindaco?! Eh no, cara zarina, nn ci siamo. SBALLATA

Diletta Marconcin - 5/6: La media tra il 7.5 per la bravura e il 4 per i paraocchi. Cara Diletta, sei una ragazza davvero brava, intelligente e preparata. E anke bella, ke a sinistra potrebbe sembrare quasi un controsenso... ;) Xò, fossi in te, ascolterei il consiglio del saggio Falduto...nn farti omologare o, qto meno, nn fare in modo ke altri possano dare l'impressione di averti omologato. Se ce la fai, ti candido io a Sindaco prima ke lo facciano i 'tuoi'! INDOTTRINATA

Davide Pivatello - 7: Il 'giovane nato vecchio' (una sorta di Zuliani di sinistra...) del PD si lancia in un discorso appassionato ke Nanni Moretti metterebbe subito in un film dei suoi. Se la politica riesce a togliere anke a uno così il gusto dell'impegno civico, è meglio scappare all'estero. SOGNATORE

Mario Crocco - 10: Tanto di cappello all'ultranovantenne ke si alza in piedi a prendere la parola iniziando con 'Cari compagni'. Un vecchio comunista orgoglioso. E io nn lo odio, anzi. Lo rispetto. COERENTE

In fine, un 10 e lode al Partito Democratico legnaghese. Bello il congresso così combattuto, aspro, e vero. Ho provato un misto tra il risveglio dell'amore x la Politica e l'invidia x come la mia parte politica nn sappia fare altrettanto. Grazie.

lunedì 11 ottobre 2010

Metodo o Idee?! Questo è il dilemma...

Qualche anno fa, durante la mia militanza politica nella destra giovanile, mi ritrovai nel paradosso di appoggiare un candidato 'ideologicamente' molto diverso da me -pur nella condivisone dell'area politica, s'intende- in quanto mi trovavo in aperto e insanabile contrasto con alcuni 'colleghi' che invece appoggiavano una persona con cui condividevo altrettanto poco, ma ke era cmq meno distante da me rispetto a quella citata precedentemente.

Successivamente, un'analoga questione si presentò in Forza Italia, dove eravamo praticamente quasi tutti bazzoniani, e ci si faceva la guerra tra noi sulla gestione del partito (postilla: chi doveva scegliere, puntò sulla parte avversa la mia. Sfortunatamente mal gliene incolse. E, cosa più importante, è stato fatto un danno enorme a Legnago...).

Per questo, nn mi pare così strano ke l'amico Tommaso Casari, consigliere comunale del PD di nota e comprovata tradizione di sinistra, appoggi nella corsa alla Segreteria del suo partito un candidato di estrazione cattolica ed ex-Margherita come è Gianfranco Falduto, piuttosto ke uno dei suoi 'vecchi maestri' come Claudio Marconi.

Evidentemente (ma bisognerebbe chiederlo agli interessati x averne la certezza, qui si prova a fare una semplice supposizione), più ke la vicinanza 'ideologica', che indubbiamente metterebbe Casari dalla parte di Marconi, potè la visione su cosa e come deve essere il Partito Democratico a Legnago.

Lo si evince anke dalla scelta stessa dei candidati; il primo a scendere in campo è stato Marconi, un 'nome' della sua area.
Gli è stato contrapposto un altro 'nome' dell'altra 'area', come potevano essere l'ex Sindaco legnaghese Silvio Gandini o Damiano Ambrosini (sempre ke nn abbia deciso definitivamente di lasciare il PD)?
No, la scelta è stata un'altra.
Al 'punto sul tuo pari e contrario', è stato preferito il 'ti oppongo qualcosa di diverso'.
Il problema, x lo sfidante, è riuscire a mettere sulla bilancia un progetto ke valga quanto l'appeal di Marconi.
Altrimenti finirà con una vittoria facile dell'ex Vice Sindaco, e di Falduto ci si ricorderà solo come uno messo lì tanto x rompere un po' le scatole a chi poi ha cmq vinto.
In ogni caso, buon congresso a tutti!